L’isola degli alberi scomparsi – Elif Shafak
Uno dei più bei libri letti negli ultimi anni.
Un romanzo ambientato in un contesto storico che è la Cipro degli anni ‘70, ai tempi della guerra civile e dell’odio tra cittadini turchi e cittadini greci, perché all’epoca ancora non si consideravano cittadini uniti sotto la bandiera cipriota. Qui nasce un amore tanto forte quanto tormentato, una storia profonda che penetra nel cuore del lettore (almeno nel mio) dalla penna della scrittrice. La storia d’amore dei due giovani innamorati è costretta ad interrompersi per molti anni per riprendere poi da adulti avendo la possibilità di fuggire da quel luogo che ha ostacolato la loro passione; ma l’amore viscerale inconsapevole per l’isola di Cipro è profondo quanto il loro di amore e la lontananza non ne gioverà.
La narrazione è coinvolgente osservata da differenti punti di vista, la figlia grande che cerca di ripercorrere le vicende dei genitori che l’avevano sempre tenuta all’oscuro del contesto storico nel quale sono cresciuti e dall’odio delle rispettive famiglie (turca e greca) per aver portato avanti il loro amore; l’albero di fico che era presente nel loro nido d’amore a Cipro e la cui piccola talea li ha seguiti fino a Londra. E proprio l’albero di fico offre note e parallelismi entusiasmanti.
è una storia toccante, profonda e narrata in maniera magistrale, la passione struggente fa da filo conduttore del romanzo: tra i due giovani, verso l’isola natale e verso la figlia.
1984 – George Orwell
Ascoltato su Storytel!
Un romanzo distopico che racconta di una società governata da una dittatura; il popolo si attiene rigidamente a regole imposte, non ha possibilità di espressione o di pensiero se non quella dettata e indirizzata dal partito che spinge e direziona il pensiero comune. La storia viene cancellata e riscritta ogni volta che c’è un oppositore che possa in qualche modo infangare il buon nome del partito, o che possa confondere il popolo.
Questo è il Grande Fratello, nessuno può ribellarsi, nemmeno la fratellanza; i pochi spiriti ribelli credono di avere una sorta di istituzione nascosta in cui riporre le proprie speranze, ma si scopre che anche quella è frutto del GF: ti dà l’illusione che ci possa essere una via d’uscita alla dittatura ma è la dittatura stessa che in qualche modo ti sta imponendo quelle speranze per poi torturarti e ristabilizzare il tuo pensiero al partito.
Il tramonto Birmano – Inge Sargent
Tratto dalla storia vera di una ragazza austriaca che ha sposato un principe di uno stato shan della Birmania inizialmente a sua insaputa diventando una principessa birmana di uno stato shan. Negli anni 70 l’amministrazione della Birmania del nord era suddivisa in tanti piccoli stati che amministravano autonomamente e gestivano il potere nella loro zona.
Lei ha accolto la vita e i doveri da principessa, innamorandosi di quel ruolo e delle persone di quel luogo di un amore pari a quello per il marito. A seguito del colpo di stato da parte dell’esercito il marito fu sequestrato e si persero le tracce. Lei lotta alla ricerca di informazioni per anni senza ottenere risposta, anzi l’esercito nega di essere in possesso del principe. Neanche la NATO riesce ad ottenere notizie. E così, dopo anni di frustrazione vivendo nascondendosi in quella che era stata la sua casa, riesce a fuggire e tornare in Austria portando le bambine con sé. Si è successivamente sposata, ma non ha mai abbandonato le speranze di ritrovare il suo amore, o almeno sapere se è morto.
Fattore 1% – Luca Mazzucchelli
Un libro sulle abitudini. Su come portare avanti nuove abitudini nel tempo e non smettere non appena cala l’entusiasmo. Il libro spiega che fare un pezzettino al giorno è meglio che iniziare forte e perdersi poi lungo il cammino, in questo modo è più facile portare avanti nuove abitudini. Molto diretto con interessanti spunti pratici anche sull’organizzazione e la gestione del tempo.
La mossa del matto – Alessandro Barbaglia
Ascoltato su Storytel 🙂
Storia magnifica, a tratti commovente e letto benissimo.
Tratta la vera storia di Bobby Fisher, il più grande scacchista americano degli anni 60/70 nel contesto della guerra fredda e quindi della sua relazione odio/amore con il rispettivo sfidante russo. Con loro gareggiano anche forze politiche nascoste.
Il racconto viene poi romanzato e arricchito con riferimenti all’Iliade, paragonando Bobby ad Achille e il russo a Icaro.